Un sms per ridurre l’assenteismo scolastico: quando il ruolo dei genitori diventa importante

PROBLEMA

“Se i ricercatori dovessero scoprire un elisir che aumenta l’aspettativa di vita, riduce il peso delle malattie, ritarda le conseguenze dell’invecchiamento, diminuisce i comportamenti a rischio relativi alla salute, celebreremmo questa scoperta notevole. Tuttavia, robuste evidenze suggeriscono che è l’educazione questo elisir” (Freudenberg e Ruglis, 2007)1.

Le conseguenze dell’assenteismo scolastico cronico sono molto impattanti per il benessere della persona e della società. Le assenze a scuola predicono in maniera robusta la performance accademica2, l’abbandono scolastico1, l’uso di alcool e di sostanze3, la criminalità4 e sono un fattore di rischio per l’insorgenza di problemi futuri5.

Nel 2018 l’Europa è arrivata ad avere il 10,4% dei giovani tra i 18 ed i 24 anni che non ha conseguito il diploma di scuola superiore e non ha frequentato corsi di studio o di formazione6. Il dato è in aumento in quasi tutti i paesi europei e, specialmente dopo l’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da SARS-CoV-19, contrastare l’assenteismo a scuola e il drop-out scolastico è diventato un imperativo comune.

BEHAVIORAL INSIGHT

Oltre alle innumerevoli barriere fisiche, il comportamento del non andare a scuola ha anche diverse barriere comportamentali. 

Il modo di comportarsi della maggior parte dei membri della nostra scuola o del nostro quartiere può fare la differenza (effetto della norma sociale). Ecco spiegato perché i tassi di assenteismo e di abbandono scolastico sono maggiori nelle periferie e nei quartieri degradati: si tratta di un’influenza reciproca, per cui se il nostro vicino di casa non va a scuola, noi tenderemo a fare lo stesso – e viceversa. 

È oramai noto che il modo in cui comunichiamo le informazioni è significativo ai fini della loro comprensione (effetto framing). Secondo questo principio, non dovremmo continuare ad esprimere i tassi di assenteismo a scuola con valori percentuali, bensì usare valori assoluti (numero di giorni). Dire, infatti, che uno studente ha il 90% di frequenza potrebbe confondere e dare un messaggio positivo, non facendo passare, invece, l’informazione che quello stesso studente ha, tuttavia, 15 giorni di assenza.

AZIONE

Il BIT (Behavioral Insight Team), assieme con il Bristol City Council, ha elaborato un intervento di Nudging (7) per ridurre i tassi di assenteismo scolastico, coinvolgendo 9mila studenti in 22 scuole.

Ad alcuni dei genitori degli studenti partecipanti all’intervento è stato inviato un promemoria in forma di SMS se la frequenza di loro figlio nel corso di un semestre è minore del 95%. Nel messaggio inviato viene, ad esempio, detto al genitore quanti giorni di scuola il figlio è mancato (in valore assoluto) e viene fatto presente che i bambini che saltano 1 o 2 giorni al mese possono rimanere indietro. In più, viene richiesta la loro collaborazione facendo leva sul fatto che i genitori stessi possono avere una grande influenza sulla frequenza del figlio. 

Nonostante l’intervento sia stato riprogrammato a causa della chiusura delle scuole dovute al COVID-19, un approccio di questo genere ha comunque aumentato significativamente (+4%) la percentuale di studenti che mantengono un buon livello di frequenza (più del 95% di frequenza). Non sono state trovate differenze significative, tuttavia, nell’assenteismo del gruppo sperimentale (che ha ricevuto l’SMS) e quello del gruppo di controllo (che non ha ricevuto nessun promemoria), probabilmente dovuto al cambiamento nella modalità di erogazione delle lezioni.

P

Il Promemoria è una protesi cognitiva che ricorda alla persona, al momento giusto, la possibilità di compiere una scelta. Se ben calibrato e ben cadenzato, questo strumento può risultare molto efficace per aumentare l’aderenza ad un percorso e aiutare le persone a portarlo a termine.

1 Freudenberg, N. & Ruglis, J. (2007). Reframing School Dropout as a Public Health Issue. Preventing cronic disease. Public health research, practice, and policy, Vol 4 (4), 1-11.

2 Gottfried, M.A. (2010). Evaluating the Relationship Between Student Attendance and Achievement in Urban Elementary and Middle Schools: An Instrumental Variables Approach. American Educational Research Journal, 47(2):434-465.

3 Henry, K.L. & Thornberry, T.P. (2010). Truancy and Escalation of Substance Use During Adolescence. J Stud Alcohol Drugs, 71(1): 115–124.

4 Jacob, B. A., and Lefgren, L. (2003) “Are Idle Hands the Devil’s Workshop? Incapacitation, Concentration, and Juvenile Crime.” American Economic Review, 93 (5): 1560-1577.

5 Rohrman D. (1993). Combating Truancy in Our Schools—A Community Effort. NASSP Bulletin, 77(549):40-45.

6 ISTAT (2019). BES – Il Benessere Equo e Sostenibile in Italia.

(7) Improving student attendance trought timely nudges (2020). https://www.bi.team/blogs/improving-student-attendance-through-timely-nudges/