Porta a casa la tua foodie bag

PROBLEMA

Con il termine “spreco alimentare” ci si riferisce alla quantità di cibo che viene buttato via, che include sia cibo ancora commestibile e sia cibo non più commestibile. Ogni anno nel mondo vengono sprecate circa 1.3 miliardi di tonnellate di cibo lungo l’intera filiera alimentare1, che corrisponde ad 1/3 di tutto il cibo prodotto2. L’Europa è in testa per spreco alimentare: 100 milioni di tonnellate di cibo vengono sprecate annualmente2 e solo in Italia nel 2010 sono stati sprecati 179 kg di cibo per persona1.

Secondo la FAO2 (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura), i rifiuti alimentari creano un inquinamento da anidride carbonica equivalente all’8% delle emissioni totali prodotte dall’uomo, contribuendo in maniera significativa al cambiamento climatico.
Nel 2012 è stato stimato che il 12% degli sprechi alimentari viene dalla ristorazione2: sono i cosiddetti leftovers, gli avanzi di cibo lasciati nei piatti alla fine di un pasto, perché eccessivi rispetto all’effettivo bisogno. Il cibo lasciato è però ancora buono: può essere riscaldato e riutilizzato, se conservato con la necessaria cura. Le foodie bag (o doggy bag) sono scatole che consentono di portare a casa il cibo in eccesso. Si tratta di un’abitudine diffusa negli USA ma quasi assente in Italia: anche nei locali che offrono il servizio, solo il 35% delle persone chiede di portare a casa i propri avanzi3.

BEHAVIORAL INSIGHT

Quella di portare a casa il cibo avanzato al ristorante è un’abitudine difficile da instaurare, soprattutto quando si scontra con una “cultura del cibo” ben radicata come quella italiana. Il cibo, in Italia, è oggetto di molte attenzioni: la cura rispetto a ciò che ci viene presentato nel piatto (lavorazione, temperatura, impiattamento) alimenta un effetto framing negativo rispetto agli avanzi, che pur avendo la stessa materia prima appaiono di scarso valore perché presentati in maniera differente. Il comportamento delle altre persone crea, inoltre, una forte pressione sociale: essere gli unici a tavola a chiedere di portare a casa gli avanzi può mettere in una condizione di forte disagio ed agisce come mezzo di dissuasione.

AZIONE

In collaborazione con il nostro laboratorio di ricerca Nudge Italia, abbiamo progettato un intervento, sperimentato in Italia e in Svizzera, per promuovere l’abitudine di utilizzare le foodie bag nei locali pubblici. L’intervento si basa sulla tecnica della modifica dell’Opzione di Default. Di fronte a ciascun piatto, sulla tavola, viene posto un gettone con una faccia di colore verde ed una di colore rosso: per default, tutti i gettoni inizialmente sono girati sulla faccia verde che segnala al cameriere “voglio portare a casa eventuali avanzi”.
Le foodie bag diventano così la scelta predefinita per tutti, senza che al cliente venga domandato nessuno sforzo aggiuntivo. In questo modo, si vince la resistenza a richiederle e si favorisce l’acquisizione di una nuova abitudine.
La sperimentazione, durata due settimane in Italia e una settimana in Svizzera, ha riguardato complessivamente 2 locali e ha mostrato come il semplice utilizzo dell’opzione di default sia effettivamente efficace nell’incrementare l’utilizzo delle foodie bag. L’uso delle foodie bag è, infatti, raddoppiato: se prima dell’intervento solo il 40% delle persone portava a casa i propri avanzi, la percentuale post-intervento è salita all’80%.

OD

L’Opzione di Default facilita la scelta di un’opzione rispetto ad altre.
Le persone restano libere di scegliere, ma sono poste nelle condizioni di comportarsi più facilmente come vorrebbero o dovrebbero fare, per un maggior benessere individuale e collettivo.

Intervento realizzato in collaborazione con:
Nudge logo
Ogilvy
RSI-La1

1 Spreco alimentare in Europa: ogni anno milioni di tonnellate nella spazzatura (2017). https://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/society/20170505STO73528/spreco-alimentare-nell-ue-milioni-di-tonnellate-nella-spazzatura-infograficaz

2 FAO. 2011. Global food losses and food waste – Extent, causes and prevention. Rome. http://www.fao.org/3/a-i2697e.pdf

3 Dati raccolti nel 2017 da una ricerca del gruppo di ricerca Nudge Italia in diversi locali pubblici italiani e svizzeri