Affrontare le Barriere ai Lasciti Testamentari: Un Approccio Innovativo per Supportare le Cause Umanitarie

PROBLEMA

Il Cliente è un’organizzazione umanitaria impegnata nella prevenzione e cura della cecità e della disabilità evitabile e nell’inclusione delle persone con disabilità nel Sud del mondo e in Italia. Per realizzare tale missione il Cliente sviluppa azioni strategiche di raccolta fondi strutturate attraverso strumenti ad hoc come la promozione dei lasciti testamentari.
In questo contesto il Cliente ha richiesto a aBetterPlace di individuare le barriere di un gruppo target di donatori nei confronti dei lasciti testamentari e di avere una consulenza per sviluppare delle azioni che aiutino a promuovere e raccogliere fondi tramite testamenti.

BEHAVIORAL INSIGHT

Il lascito testamentario risente di numerose barriere che si frappongono lungo tutto il percorso che dovrebbe portare alla conclusione dell’atto. Le barriere partono dalla misinformation che si collega direttamente con la mancata presa in considerazione del lascito come opzione di scelta. La meaningfulness, cioè il valore associato all’azione, è elevata ma non è sufficiente in quanto non supportata da informazioni sufficienti e da un contesto incentivante: il costo della risposta di fare un lascito è elevato e il contesto sociale non supporta in quanto il fenomeno è ancora troppo poco diffuso.

AZIONI

La consulenza si è articolata in una prima fase di studio delle barriere ai lasciti testamentari, svolta utilizzando strumenti quali/quantitativi.
Nella seconda fase di azione, si sono svolti dei workshop partecipati di revisione dei materiali esistenti (sito e guida lasciti), alla luce degli insight emersi con la ricerca.
Nella terza fase sono state svolte delle osservazioni/ascolto delle telefonate fatte dagli operatori per proporre ai donatori di effettuare un lascito. L’analisi delle telefonate ha permesso di identificare diverse tipologie di donatori in base alle risposte date e alle barriere dimostrate verso i lasciti. Queste evidenze sono state la base per ulteriori workshop di accompagnamento degli operatori nella gestione delle telefonate con i potenziali donatori.

 CLIENTE

CBM

 AREA

Milano

 ANNO

2022-2023

 NUMERI

  • 11 interviste in profondità
  • 90 attuali donatori del cliente intervistati
  • 21 telefonate ascoltate e analizzate
  • 24 ore di workshop di revisione dei touchpoint

PROBLEMA

Il Cliente è un’organizzazione umanitaria impegnata nella prevenzione e cura della cecità e della disabilità evitabile e nell’inclusione delle persone con disabilità nel Sud del mondo e in Italia. Per realizzare tale missione il Cliente sviluppa azioni strategiche di raccolta fondi strutturate attraverso strumenti ad hoc come la promozione dei lasciti testamentari.
In questo contesto CBM ha richiesto a aBetterPlace di Individuare le barriere di un gruppo target di donatori nei confronti dei lasciti testamentari e di avere una consulenza per sviluppare delle azioni che aiutino a promuovere e raccogliere fondi tramite testamenti.

BEHAVIORAL INSIGHT

Il lascito testamentario risente di numerose barriere che si frappongono lungo tutto il percorso che dovrebbe portare alla conclusione dell’atto. Le barriere partono dalla misinformation che si collega direttamente con la mancata presa in considerazione del lascito come opzione di scelta. La meaningfulness, cioè il valore associato all’azione, è elevata ma non è sufficiente in quanto non supportata da informazioni sufficienti e da un contesto incentivante: il costo della risposta di fare un lascito è elevato e il contesto sociale non supporta in quanto il fenomeno è ancora troppo poco diffuso.

AZIONI

La consulenza si è articolata in una prima fase di studio delle barriere ai lasciti testamentari, svolta utilizzando strumenti quali/quantitativi.
Nella seconda fase di azione, si sono svolti dei workshop partecipati di revisione dei materiali esistenti (sito e guida lasciti), alla luce degli insight emersi con la ricerca.
Nella terza fase sono state svolte delle osservazioni/ascolto delle telefonate fatte dagli operatori per proporre ai donatori di effettuare un lascito. L’analisi delle telefonate ha permesso di identificare diverse tipologie di donatori in base alle risposte date e alle barriere dimostrate verso i lasciti. Queste evidenze sono state la base per ulteriori workshop di accompagnamento degli operatori nella gestione delle telefonate con i potenziali donatori

 CLIENTE

CBM

 AREA

Milano

 ANNO

2022-2023

 NUMERI

  • 11 interviste in profondità
  • 90 attuali donatori del cliente intervistati
  • 21 telefonate ascoltate e analizzate
  • 24 ore di workshop di revisione dei touchpoint