Ampliare la base di donatori per una non profit con un totem interattivo

PROBLEMA

Gruppo Abele è una non profit storicamente presente sul territorio torinese e piemontese, che lavora su tutte le forme di povertà: quella economica, ma anche quella educativa, sociale, relazionale.
Pur avendo un’attività molto varia, presente e importante, in particolare nella città di Torino, Gruppo Abele ha un problema di invecchiamento della propria base di donatori e sostenitori. Le sue attività e il suo marchio sono poco note a generazioni più giovani e il tema stesso della povertà, in tutte le sue forme, e di quanto sia necessario fare per curarla, è troppo poco conosciuto.
Obiettivo di Gruppo Abele è quindi riuscire a raggiungere, con il proprio messaggio e la propria presenza, le nuove generazioni e una più ampia base di donatori.

BEHAVIORAL INSIGHT

Il principale problema con cui, spesso, le realtà non profit si trovano a scontrarsi, è la distrazione. Le persone, potenziali donatori e sostenitori della causa e delle attività di una realtà non profit, sono di fatto distratte: impegnate in attività quotidiane e concentrate su impegni e valori di cui sono consapevoli, non notano e non danno attenzione ad una causa diversa. Anche nel caso in cui questa sia molto vicina a loro, come nel caso della povertà, che è molto presente in molte città italiane.
Accanto alle vie del centro, dove le persone camminano ignare, dedicandosi allo shopping o allo svago, ci sono sofferenze e bisogni che Gruppo Abele intercetta e cura.
Abbiamo quindi bisogno di attirare l’attenzione di persone distratte, che passano di lì per caso, e farle interessare alla causa di Gruppo Abele, così che abbiano l’occasione di comprenderla e, se lo vogliono, di interessarsene. In questo modo diventeranno anche consapevoli del ruolo di Gruppo Abele.

AZIONI

Abbiamo sviluppato una campagna di comunicazione incentrata in particolare su un totem touch screen, che è stato posto su vie centrali di pubblico passaggio. Il totem ha l’obiettivo di sviluppare decisioni rapide, guidate da curiosità e intuito. Abbiamo voluto che le persone decidessero di avvicinarsi al totem e interagire in modo euristico: dovevano essere attratte, incuriosite, coinvolte senza avere troppo tempo di riflettere su costi-benefici della scelta. In questi casi è necessario infatti evitare io più possibile decisioni analitiche, perché la riflessione prima dell’interazione rappresenta un rischio da evitare. Una decisione analitica infatti richiede tempo e l’esito non è prevedibile. L’avvicinamento al totem non è stimolato dai valori associati alla campagna, che vengono invece svelati e scoperti durante l’interazione con il totem: un percorso ingaggiante, che dura poche decine di secondi e che porta, con semplicità, alla scelta finale di effettuare una prima micro-donazione a Gruppo Abele a sostegno della sua causa.

 CLIENTE

Gruppo Abele

 AREA

Torino

 ANNO

2021

 NUMERI

  • 3 workshop con il cliente per lo sviluppo dell’idea
  • 5 osservazioni etnografiche del funzionamento del totem

PROBLEMA

Gruppo Abele è una non profit storicamente presente sul territorio torinese e piemontese, che lavora su tutte le forme di povertà: quella economica, ma anche quella educativa, sociale, relazionale.
Pur avendo un’attività molto varia, presente e importante, in particolare nella città di Torino, Gruppo Abele ha un problema di invecchiamento della propria base di donatori e sostenitori. Le sue attività e il suo marchio sono poco note a generazioni più giovani e il tema stesso della povertà, in tutte le sue forme, e di quanto sia necessario fare per curarla, è troppo poco conosciuto.
Obiettivo di Gruppo Abele è quindi riuscire a raggiungere, con il proprio messaggio e la propria presenza, le nuove generazioni e una più ampia base di donatori.

BEHAVIORAL INSIGHT

Il principale problema con cui, spesso, le realtà non profit si trovano a scontrarsi, è la distrazione. Le persone, potenziali donatori e sostenitori della causa e delle attività di una realtà non profit, sono di fatto distratte: impegnate in attività quotidiane e concentrate su impegni e valori di cui sono consapevoli, non notano e non danno attenzione ad una causa diversa. Anche nel caso in cui questa sia molto vicina a loro, come nel caso della povertà, che è molto presente in molte città italiane.
Accanto alle vie del centro, dove le persone camminano ignare, dedicandosi allo shopping o allo svago, ci sono sofferenze e bisogni che Gruppo Abele intercetta e cura.
Abbiamo quindi bisogno di attirare l’attenzione di persone distratte, che passano di lì per caso, e farle interessare alla causa di Gruppo Abele, così che abbiano l’occasione di comprenderla e, se lo vogliono, di interessarsene. In questo modo diventeranno anche consapevoli del ruolo di Gruppo Abele.

AZIONI

Abbiamo sviluppato una campagna di comunicazione incentrata in particolare su un totem touch screen, che è stato posto su vie centrali di pubblico passaggio. Il totem ha l’obiettivo di sviluppare decisioni rapide, guidate da curiosità e intuito. Abbiamo voluto che le persone decidessero di avvicinarsi al totem e interagire in modo euristico: dovevano essere attratte, incuriosite, coinvolte senza avere troppo tempo di riflettere su costi-benefici della scelta. In questi casi è necessario infatti evitare io più possibile decisioni analitiche, perché la riflessione prima dell’interazione rappresenta un rischio da evitare. Una decisione analitica infatti richiede tempo e l’esito non è prevedibile. L’avvicinamento al totem non è stimolato dai valori associati alla campagna, che vengono invece svelati e scoperti durante l’interazione con il totem: un percorso ingaggiante, che dura poche decine di secondi e che porta, con semplicità, alla scelta finale di effettuare una prima micro-donazione a Gruppo Abele a sostegno della sua causa.

 CLIENTE

Gruppo Abele

 AREA

Torino

 ANNO

2021

 NUMERI

  • 3 workshop con il cliente per lo sviluppo dell’idea
  • 5 osservazioni etnografiche del funzionamento del totem