L’efficienza è spesso considerata una virtù indiscutibile: macchine più performanti, processi più rapidi, e tecnologie che promettono di fare di più con meno. Tuttavia, cosa accade se questa efficienza in realtà stimola un maggiore utilizzo delle risorse? Questo è il cuore del paradosso di Jevons, un concetto che sfida le nostre intuizioni sull’uso delle risorse e la sostenibilità¹.
Origini del Paradosso e Implicazioni Odierne
Il paradosso prende il nome da William Stanley Jevons, un economista britannico del XIX secolo, che osservò un fenomeno curioso nell’industria del carbone. Jevons notò che, con l’introduzione di macchine a vapore più efficienti, il consumo totale di carbone non diminuiva, ma aumentava. Questo perché l’efficienza riduceva i costi operativi, rendendo il carbone più accessibile e incrementandone la domanda.
Oggi, il paradosso di Jevons si manifesta in molti settori. Ad esempio, nei trasporti, automobili con motori più efficienti incentivano le persone a guidare di più, anziché risparmiare carburante. Lo stesso accade con l’efficienza energetica: le case ben isolate e i dispositivi elettronici a basso consumo spesso possono portare ad un uso più intenso dell’energia².
Implicazioni per la Behavioral Economics
La Behavioral Economics offre una lente interessante per comprendere quali meccanismi mentali si pongano dietro il paradosso di Jevons. Gli individui rispondono ai cambiamenti di costo e accessibilità, ma spesso con comportamenti che non siamo in grado di prevedere3. La maggiore efficienza può creare un senso di “permesso psicologico” a consumare di più, controbilanciando, se non addirittura annullando, i benefici attesi dall’evoluzione introdotta.
Comprendere queste dinamiche comportamentali è essenziale per progettare politiche che affrontino e gestiscano efficacemente il problema.
Strategie per Mitigare il Paradosso
Come possiamo affrontare il paradosso di Jevons? Una risposta potrebbe essere combinare l’efficienza con misure di contenimento comportamentale del consumo.
Il nostro “Sistema 1” potrebbe far pensare che modificare, ad esempio, la tassazione sulle risorse sia un buon mezzo per arginare il comportamento problematico⁴. Le ricerche in realtà ci mostrano che incentivi ben inseriti in interventi comportamentali o campagne di sensibilizzazione hanno certamente più efficacia. La Behavioral Economics può contribuire attraverso interventi di Nudging, accompagnando le persone verso scelte più sostenibili senza limitarne la libertà.
Il progetto NUDGE, finanziato dall’Unione Europea nel settembre del 2020 e conclusosi nel novembre del 2023, ha sfruttato i principi della scienza comportamentale per promuovere il risparmio energetico tra i cittadini europei⁵.
Sono stati implementati interventi di Nudging come:
- Fornire informazioni personalizzate sul consumo di energia.
- Creare norme sociali, mostrando il consumo medio del vicinato per incoraggiare comportamenti virtuosi.
- Introdurre reminder visivi e digitali per sensibilizzare gli utenti sull’uso consapevole delle risorse.
Gli interventi hanno portato a una riduzione del consumo energetico del 3-5% nelle aree di test, dimostrando come piccoli incentivi comportamentali possano produrre risultati significativi a livello di sostenibilità.
Un altro esempio di come abbiamo contrastato questo effetto riducendo lo spreco alimentare in alcuni ristoranti italiani e svizzeri lo trovate qui⁶ sul nostro sito.
Conclusione
Il paradosso di Jevons ci ricorda che l’efficienza, da sola, non è una soluzione ai problemi di consumo e sostenibilità. Comprendere come i comportamenti umani interagiscono con le innovazioni tecnologiche è cruciale per evitare effetti controintuitivi e comportamenti problematici. Solo così potremo progettare interventi che bilancino innovazione e responsabilità ambientale.
Fonti
[1] Jevons, W. S. (1865). The Coal Question: An Inquiry Concerning the Progress of the Nation and the Probable Exhaustion of Our Coal-mines. Macmillan and Co.
[2] Sorrell, S. (2009). Jevons’ Paradox Revisited: The Evidence for Backfire from Improved Energy Efficiency. Energy Policy.
[3] Thaler, R. H., & Sunstein, C. R. (2008). Nudge: Improving Decisions About Health, Wealth, and Happiness. Yale University Press.
[4] Kahneman, D. (2012). Pensieri lenti e veloci. Edizioni Mondadori.
[5] Nudging Europe’s citizens towards energy efficiency.
[6] Porta a casa la tua foodie bag | ricerca.